Kopi

Kopi

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Birra artigianale con note di caramello, frutta, malto e caffè.

Alc.5,3% - Vol. 33cl

Ingredienti: Acqua, malto d’orzo, malto di frumento, caffè Kenya Karindundu, Luppolo, lievito, zucchero.

Contiene Glutine e Caffeina.

QUESTO PRODOTTO NON E’ DISPONIBILE ONLINE. CONTATTACI A: info@hubcoffeelab.com

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PROGETTO KOPI

Da amanti dello specialty coffee e della birra eravamo stufi di trovare le birre al caffè in cui quest’ultimo veniva utilizzato solo come componente amara mentre tutti sappiamo che il caffè può essere tutt’altro che amaro difatti per questo esperimento abbiamo scelto un caffè fruttato (Kenya Karindundu) con tostatura chiarissima ed amarezza impercettibile.

Abbiamo passato diversi anni a Londra ed avevamo nostalgia dello stile ale britannico dal perlage ridotto e la schiuma fine e cremosa.

Abbiamo immaginato una birra dolce, fruttata, ambrata e dal gusto di caffè…

Secondo step: dove trovare un birraio tanto pazzo da poterci assecondare?

Eccolo!

Dal curioso incontro con i ragazzi della birrottega nasce il progetto Kopi

Quando abbiamo incontrato Nicolò e Roberto abbiamo un po' rivisto la Hub Coffee Lab in versione birra! Artigianato e passione per il proprio lavoro e tanta tanta comunicazione davanti ad un buon bicchiere di birra, se siete in zona Sirmione la tappa è obbligatoria!

Adesso siete ufficilmente pronti a gustarvi la nostra buonissima birra ad una temperatura di servizio di circa 10°, vi accompagnerà con note di caramello, frutta, malto e caffè, pensate che ne contiene ben il 17% pur essendo ambrata ed è perfetta per essere abbinata a dolci (come il panettone visto il periodo) o per contrasto a degli ottimi formaggi erborinati.

Vi lasciamo alla degustazione accompagnandovi con una curiosa leggenda…

Leggenda

Si narra che nella regione di Kaffa in Ethiopia, probabilmente zona nativa della pianta del caffè,

un pastore di nome Kaldi vide all’improvviso il suo gregge di capre di solito tranquillo, diventare assai vivace.

Un poco spaventato e un poco meravigliato, si avvicinò alle caprette e constatò che stavano brucando con voracità le bacche di un grosso cespuglio. Si incuriosì e volle assaggiarle lui stesso: in breve si sentì tutto vispo e pieno di vigore, convinto di trovarsi di fronte a frutti miracolosi, decise di portarne un po' all’abate di un monastero che sorgeva nei pressi. Il racconto del pastore turbò il religioso che , pensando a qualche maleficio, comandò ai monaci di buttare le bacche nel fuoco. Ma,bruciando, esse emanavano un’aroma insolito e gradevolissimo. Allora l’abate ordinò di recuperare dalle fiamme tutto ciò che era rimasto e si ritrovò con una manciata di granelli abbrustoliti dai quali si sprigionava un profumo intenso, mai sentito prima. Il frutto non gli apparve più come una una diavoleria, ma piuttosto come un miracolo. Provò ad immergere i chicchi tostati nell’acqua e scoprì che questa assumeva non solo un bel colore dorato, ma anche un buonissimo sapore.

Capito a che cosa si ispira la nostra etichetta?

Perché in birrottega le etichette non sono solo bellissime ma tutte frutto di simpatici contenuti e giochi di parole.